Abbiamo visto insieme in questo capitolo cosa si intende per Format. Tra le varie definizioni e variazioni c'era anche quella di Paper Format sicuramente la più cercata dai nostri lettori: " ... un paper format ovvero il testo, la formula descritta in un documento del progetto televisivo: formula che contiene diversi ingredienti dall’idea forgiante ai possibili sponsor, dalla durata del programma al target di riferimento, e così via ... " insomma uno strumento più o meno esteso che in genere può contenere:
- il titolo del programma
- una definizione della formula e del genere
- motivazioni dell’idea
- target audience di destinazione
- durata della singola puntata e numero delle puntate previste
- orario di collocazione consigliato
- elementi di richiamo
- notizie produttive
- elenco di materiali filmati, contributi, repertorio
- eventuale piano di produzione con dettaglio dei costi previsti
- copione o scaletta di una o più puntate
- Draft dello studio o delle location
- studio di marketing del prodotto
I non professionisti che presentano un'idea originale per un nuovo programma tv possono (e devono) ovviamente fermarsi alla prima metà di questa lista poiché sia il business plan che lo studio di marketing del prodotto presuppongono budget e tempi consistenti per essere realizzati. Certo se si hanno buene idee e i giusti contatti si potrà contare sull'aiuto di un bravo produttore che dopo aver valutato rischi e vantaggi finanzierà lo sviluppo del progetto proprio a partire da questi elementi.
Noi come Aliacom.it offriamo un servizio di scrittura - a pagamento - per tutti coloro che (non professionisti) volessero cimentarsi nella stesura di un loro progetto ed hanno bisogno di un affiancamento. Ad oggi, i nostri clienti, hanno presentato grazie a noi più di 30 diversi progetti.
Ma come si può valutare se un'idea è valida? Chi vi scrive (Alessandro Mosca) non valuta mai la bontà o l'efficacia delle idee che gli vengono sottoposte. Le idee sono tutte buone per principio. Mi affido però ad una regola: quando un cliente mi chiede di aiutarlo a sviluppare una sua proposta, gli chiedo di descrivermela con un paio di frasi al massimo. Funziona sempre. Se la descrizione è lunga e macchinosa, l'idea non c'è. Se io dicessi ad esempio ... ho pensato ad un programma in cui dieci persone vivono in una casa per cento giorni sotto l'occhio costante delle telecamere senza alcun contatto con il mondo esterno e progressivamente grazie ad un meccanismo di scelta del pubblico vengono eliminate dal gioco fino a quando non ne resta una che vincerà il gioco ... tutti avremmo chiaro che si tratta di un'idea.
La premessa è che in Italia si parla italiano. La premessa è che in Italia non conta chi sei ma chi conosci. Soprattutto in questo mestiere – quello degli autori televisivi – che poi tanto mestiere non è. La premessa è che in Italia la bilancia commerciale pesa tutta da un lato: compriamo anche quando non ce ne sarebbe bisogno, format stranieri, e puntiamo sui nostri format solo quando ci accorgiamo che fanno ascolto. Lo sapete quali format italiani hanno avuto successo all’estero negli ultimi anni?
“Colpo grosso” è uno dei pochi formati italiani venduti, insieme a “C’eravamo tanto amati” (che Barbareschi, ha prodotto e condotto in Usa), “Meteore”, “Bravo Bravissimo”, e “Brutto
Anatroccolo”.
Troppi autori artigiani o troppi produttori a rischio zero? Di zero ci sono in giro molte cassette con puntate auto prodotte da gente che rischia tutti i suoi soldi, mentre i più potenti si limitano a coprodurre puntate pilota solo quando hanno già i soldi in tasca per aver venduto l’idea.
Purché – va detto - sia una buona idea. Perché in genere quella che a noi sembra un’idea unica, irripetibile, originale, fantastica … l’hanno avuta almeno altre sei persone e tutte prima di noi e magari tra quelle sei c’è qualcuno che è più bravo di noi a scriverla e un altro che sa già a chi venderla. Anzi, l’ha già fatto.
La premessa è che, se avete deciso di leggere questa guida perché avete una straordinaria idea per la tv, ma non sapete da dove cominciare, prima di
perdere tempo (e denaro) cercate qualcuno a cui possa veramente interessare comprarla. Oppure fatelo. Investite tempo, denaro e speranze ma con la consapevolezza che lo state facendo per
formarvi, informarvi, divertirvi, passare del tempo, spendere dei soldi, avere qualcosa di cui discernere con gli amici o rammaricarvi. E siate pronti a pentirvi o a contare tanti
soldi.
Non a caso in questa guida ci sono contenuti generali su cosa è un programme format e cosa dovrebbe (a nostro parere) contenere un paper format. Non
troverete indicazioni su come vendere il vostro format o a chi proporlo. Quello è il vero business! La vostra rete di contatti, la vostra agenda personale, la vostra vita vissuta, sono parte del
marketing del prodotto “format” e non possono essere cedute. Diffidate da chi si propone di vendere la vostra idea. Sono alla stregua di coloro che vi vogliono vendere un book fotografico con la
scusa che sia il primo passo per diventare una star. Noi di Aliacom vi stiamo regalando questa piccola guida per darvi una mano e in cambio per farci pubblicità. Se poi volete essere aiutati
nella scrittura del vostro format siamo ovviamente a vostra disposizione per una consulenza a pagamento (sul nostro sito troverete anche delle offerte in tal senso) … ma vi
abbiamo avvisato sulle difficoltà che incontrano le idee, anche le migliori, a viaggiare sulle strette strade del mercato radiotelevisivo. Italiano.
Certo, se dovessi immaginare degli step da seguire per intraprendere questo duro cammino, penserei a questo:
- - guarderei un sacco di televisione fino alla nausea (soprattutto i programmi che ci fanno schifo ma fanno ascolto)
- - analizzerei quel programma scorporando i suoi temi, i suoi tempi, i suoi personaggi, le musiche, i colori, la regia, insomma tutti i suoi elementi devono essere sul vostro tavolo … e questo lavoro va ripetuto molte volte, per generi diversi, per diverse tipologie, fasce orarie, magari gettando uno sguardo anche alle tv straniere e vedendo come adattano o trattano temi tipici della tv italiana (talk show, reality, sport, ecc.)
- penserei, solo dopo aver fatto molta analisi a farmi venire qualche idea … le idee in televisione, si sa, spesso sono idee degli altri pensate meglio! Insomma si può pensare a qualcosa di antico rivisitato in chiave moderna se proprio non riusciamo a esprimere una novità assoluta (anche se soprattutto nel campo dei game show è piuttosto difficile dire cose nuove)
- scriverei il concept del mio programma: due, tre
frasi al massimo e poi le farei leggere agli amici, ai parenti, al vicino, al lattaio. Se tutti capiscono quello che ho scritto, allora saprei di essere ancora su quella strada, tortuosa ma
segnata ...
- proverei ad approfondire il concept puntando a elencare gli elementi caratteristici della mia idea, la possibile fascia oraria, il pubblico potenziale, il target commerciale, il canale su cui potrebbe essere trasmesso, il conduttore ideale …
- affronterei i problemi che la mia idea si porta dietro: costi, realizzabilità, tempi di produzione e soprattutto la sua compatibilità con il mezzo televisivo (insomma tutto deve rientrare in un’ottica di riprese video, di regia generale …)
- e solo alla fine di questa prima fase tenterei di
scrivere un paper format: ecco a questo punto sarei molto, molto affaticato e neppure così sicuro di volerlo più scrivere sto cavolo di format! E pensate che non avrei neppure iniziato a venderlo
...
- penserei poi a tutelare la mia idea prima di farla girare troppo … e andrei a leggermi bene i contenuti di questo sito
- e poi viene il momento di vendere: la migliore risorsa che ho trovato in rete per voi è una breve ma esauriente intervista ad una esperta del settore la trovate a questo indirizzo
E adesso non mi resta altro che augurarvi … Buon lavoro!
E restate sintonizzati perché nelle prossime settimane daremi vita ad un blog con interessanti risorse sul tema dei Format TV.
Se la lettura di questa guida è stata di vostro gradimento, se volete integrarla con un vostro commento, scrivetemi a ideare@aliacom.it
Questa guida è stata scritta da Alessandro Mosca, autore e ricercatore, ha collaborato con la RAI a partire dal 1991. Ha lavorato come esperto nel settore analisi e ricerche di mercato del VQPT RAI e come autore sia radiofonico che televisivo per Radio2, RAI2 e RAI3. Attualmente lavora come Consulente di comunicazione aziendale e Seo Expert.