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Certo, prima di tutto dovremmo metterci d’accordo su cosa vogliamo comunicare. La società in cui viviamo è fortemente condizionata in fatto di informazione e comunicazione, e come sappiamo i problemi sociali sono stati relegati, esiliati dai mass media, perché si riferiscono ad argomenti che non sempre sono piacevoli da ascoltare.
Per cominciare sarebbe opportuno:
Ma di quale comunicazione stiamo parlando? E in quale direzione dobbiamo muoverci?
Bene, abbiamo davanti a noi almeno due direzioni, comunicazione interna ed esterna:
Continuando nella nostra ipotesi puramente scolastica, di una campagna di comunicazione promossa da e per una Organizzazione non governativa, ci troveremmo quindi di fronte a:
Come raggiungere quest’ultimo target è una delle sfide più ardue. Tra gli strumenti a disposizione c’è sicuramente l’attività di lobbying. Come e perché utilizzare questo straordinario strumento, lo vedremo nel prossimo capitolo della nostra guida.
Ora una breve nota: poiché questa guida è incentrata su una tipologia, la comunicazione esterna, la comunicazione sociale, pubblica della nostra organizzazione o associazione, prima di approfondire quell’argomento vorrei aggiungere qualcosa sulla comunicazione interna all’associazione stessa. Comunicazione interna significa democrazia interna, livello di partecipazione, organizzazione interna.
Ok? Allora quali sono o quali almeno dovrebbero e potrebbero essere gli obiettivi della comunicazione interna di un'associazione?
Bene, anche per le associazioni, come per le aziende, per raggiungere queste finalità, si segue il modello di comunicazione che secondo Leavitt (1951) prevede due parametri principali: la velocità dell’informazione e la distribuzione della leadership, con diversi modelli di riferimento.
Se avete trovato di vostro interesse queste considerazioni sulla comunicazione interna e esterna seguiteci nei prossimi capitoli.